Pagamenti in contanti da parte di turisti.
E’ utile riepilogare i dati che gli imprenditori devono raccogliere al momento dell’incasso dei corrispettivi derivanti dalla vendita di beni e/o prestazioni di servizi. I dati variano a seconda dell’importo della transazione, della cittadinanza e residenza e in relazione al documento che viene emesso.
- I soggetti con cittadinanza Extra Ue e residenza fuori dall’Italia possono acquistare beni (anche non legati al turismo) e servizi (questi ultimi esclusivamente se legati al turismo) pagando in contanti fino a Euro 15.000,00. Vige pertanto una deroga, essendo consentito, a determinate condizioni, accettare pagamenti in contanti anche per importi superiori a euro 999,99 (euro 2.999,00 dal 01-01-2016), in tal caso è tuttavia necessario:
- Comunicare preventivamente all’Agenzia delle Entrate l’Iban del conto che intendono utilizzare per effettuare il versamento del contante (il versamento deve infatti avvenire entro il primo giorno feriale successivo, e devono consegnare all’operatore finanziario una copia della ricevuta di invio della suddetta comunicazione preventiva).
- Acquisire dal cliente straniero una fotocopia del passaporto e un’autocertificazione (dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi dell’art. 47, della L. 28-12-2000 n. 445) attestante le condizioni di cittadinanza (fuori dalla Ue) e residenza (fuori dall’Italia).
Occorre poi ricordare che esiste anche una comunicazione successiva, relativa al cosiddetto “spesometro”. A tale riguardo si noti infatti che:
- Occorre comunicare attraverso lo spesometro i dati di tutte le fatture emesse e ricevute con operazioni rilevanti ai fini iva. Dal 2015 si prescinde dall’importo.
- Occorre comunicare le operazioni effettuate nei confronti dei privati che abbiano comportato l’emissione di uno scontrino o ricevuta fiscale di importo pari o superiore a euro 3.600,00 (tranne quelli pagati con carte di credito, di debito o prepagate). In questi casi occorre raccogliere il codice fiscale del privato italiano e, per gli stranieri, il nome, cognome data, luogo di nascita e residenza.
Faq sull’utilizzo di denaro contante.
Le operazioni di prestito fra privati sono interessate dai nuovi limiti imposti all’utilizzo del denaro contante?
Si, la norma prescinde dal titolo dell’utilizzo, e pertanto riguarda anche i prestiti, le donazioni oltre naturalmente agli acquisti di beni. In tutti questi casi, qualora l’operazione superi l’importo di euro 2.999,99 (dal 1-07-2020 euro 1.999,99 e dal 2022 euro 999,99) sarà necessario utilizzare strumenti tracciabili (bonifico, assegno, bancomat …). Occorre inoltre ricordare che per quanto riguarda i trasferimenti di denaro mediante i c.d. money transfer, e per l’emissione di assegni senza indicazione del beneficiario (ovvero con girata libera) e senza clausola di intrasferibilità, la soglia rimane di euro 1.000,00.
Posso prelevare euro 3.500,00 in contanti dal mio conto corrente?
Si, anche se l’importo supera la soglia di cui sopra non si tratta di trasferimento fra soggetti diversi, e pertanto non opera alcun limite. Nessun problema quindi a detenere contanti per un ammontare sopra il limite legge, ma è chiaro che non sarà possibile effettuare pagamenti oltre tale soglia.
Posso pagare in contante un fattura di euro 3.300,00 in più rate di importo unitario inferiore al limite di legge?
Se la regolazione del prezzo deriva da un preventivo accordo fra le parti, ed è dimostrabile facendo riferimento a quanto previsto in fattura e alla prassi dell’azienda, non ci sono problemi.
I soci finanziano la loro società mediante versamenti in contanti di importo superiore alla soglia di legge con pagamenti in contanti a gennaio, marzo, maggio, è regolare?
In questa ipotesi è necessario valutare caso per caso. A differenza dell’ipotesi precedente il frazionamento non è connaturato al tipo di operazione e pertanto può essere contestato. In linea di principio i flussi effettuati in periodi distanziati di oltre 7 giorni non sono riferibili alla stessa operazione, ma è necessario valutare caso per caso se non sia stato posto in essere un comportamento finalizzato ad aggirare la norma attraverso un artificioso frazionamento degli importi. In questa ipotesi rientrano tutti i casi in cui il pagamento frazionato non risulta connaturato all’operazione (ad esempio la società che distribuisce degli utili mediante pagamenti in contanti, il datore di lavoro che paga lo stipendio ai propri dipendenti mediante versamenti in contanti effettuati in più tranche…). Nello stesso caso ricade anche l’ipotesi di acconti e saldo per un importo complessivo superiore al limite: non vi sono problemi in tale caso, facendo sempre salvo quanto accennato per il caso di artificioso frazionamento.
Un commerciante ha pagato in contanti una cartella esattoriale presso Equitalia per euro 5.000,00, è regolare?
No, il pagamento deve essere effettuato attraverso strumenti tracciabili.
A fronte di una busta paga di euro 3.500,00 è possibile pagare euro 2.999,00 con assegno e 501,00 in contanti?
Si è possibile in quanto il trasferimento in contanti è inferiore alla soglia di legge.
Si possono prelevare contanti in banca per il pagamento degli stipendi ai dipendenti di importo superiore a mille euro?
Sì, perché non esiste alcun limite al prelevamento per cassa in contanti dal proprio conto corrente: quello che è vietato è il trasferimento per contanti oltre una certa soglia tra soggetti “privati” e senza l’intervento di un intermediario. Nel caso prospettato, quindi, non entra in gioco il limite al trasferimento di denaro contante oltre la soglia, quanto la presunzione sui prelevamenti che potrebbe essere attivata dall’Amministrazione finanziaria in caso di indagini.
Un pagamento in contanti di una fattura di euro 4.500,00 mediante rate mensili da 900 euro è regolare oppure viola le norme sull’uso del contante essendo considerata operazione frazionata?
Il comportamento prospettato non sarebbe, in linea di principio, ammesso. Tuttavia, nel caso in cui sia previsto contrattualmente un pagamento rateizzato, la violazione al divieto non dovrebbe configurarsi in quanto non si tratta di un frazionamento artificioso, salvo diversa valutazione dell’autorità amministrativa procedente.
Possono essere pagate in contanti nella stessa data più fatture di uno stesso fornitore ciascuna di importo inferiore ai mille euro?
In presenza di più fatture, è possibile il pagamento in contanti quando ciascun trasferimento, collegato alla singola fattura, è inferiore alla soglia prevista dalla legge per i pagamenti in contanti.
Acquisto un divano con prezzo di 3.600,00 euro che verrà consegnato dopo un mese. Al momento dell’ordine il commerciante ha richiesto di lasciare un acconto di 500 euro. Si può versare in contanti?
Il pagamento dell’acconto in contanti sembra possibile, in quanto la prassi commerciale conferma che il comportamento non ha scopo fraudolento, tuttavia, le modalità di pagamento frazionato devono scaturire da un preventivo accordo tra acquirente venditore risultante da un atto o da un documento. Il suggerimento è comunque quello di evitare operazioni di frazionamento con pagamento in contanti superiore al limite.
E’ ammesso l’incasso in contanti di due o più canoni mensili di locazione, singolarmente inferiori ai mille euro (euro 2.999,00 dal 01-01-2016), ma che cumulativamente superano la soglia?
No, perché l’importo trasferito in unica soluzione è superiore a mille euro (euro 2.999,00 dal 01-01-2016), Al contrario, si può pagare in contanti le singole mensilità in quanto inferiori alla soglia, a condizione che tale ripartizione sia prevista contrattualmente.
Il limite dell’uso di contanti vale anche per la girata di cambiali?
Si, il divieto vale anche per la girata di cambiali.
Un assegno nominativo e non trasferibile può essere cambiato in denaro in contante in banca?
Si, in quanto l’intervento di un intermediario abilitato quale la banca determina il venire meno del divieto all’utilizzo del contante, Non esiste inoltre alcun limite al prelevamento per cassa in contanti dal proprio conto corrente: quello che è vietato è il trasferimento per contanti oltre la soglia di 999,99 (euro 2.999,00 dal 01-01-2016) euro tra soggetti “privati” senza l’intervento di un intermediario. Per l’emissione di assegni senza indicazione del beneficiario (ovvero con girata libera) e senza clausola di intrasferibilità, la soglia rimane di euro 1.000,00.
Possono essere pagati in contanti dei bollettini postali per un importo pari o superiore a mille euro?
Si, perché i pagamenti avvengono tramite Poste italiane.
E’ Importante L’ abilitazione al c/c Unico sepa per depositi e Prelievi
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Le ricevute Generiche e fiscali di pagamento/i al di sotto della cifra di rintrcciabilita’ sono Validi e scontabili.?
Le ricevute di pagamento non hanno nulla a che vedere con le movimentazioni di denaro contante, pur potendosi da queste desumere le modalità di pagamento utilizzate. Le ricevute sono pertanto pienamente “efficaci” a prescindere dall’importo quietanzato, e a prescindere dalle modalità di pagamento.
Chiedo se le Cambiali di tipo ipotecario & Valutario Possono Creare Liquidita’ portandoli a Qualsiasi ……………………… % di sconto Presso Factor di Banca
Portiamo Tratte Cambiario di tipo Ipotecario, Tributario, Fiscale, in Valuta & Finanziario a favorevole ……………. % di Sconto al Factor Banca con voce : Paghiamo al Traente…………..
Sono un libero professionista e aderisco al regime fiscale forfettario. Sto facendo collaborazioni presso uno studio tecnico e fatturo mensilmente importi variabili, alcune volte saldati con bonifico e altre in contanti, entro il limite massimo consentito di 2999,00€ a fattura. Incorro in qualche sanzione se incasso in contanti piu’ fatture?