Rivalutazione dei beni di impresa (art. 45, co. da 3 a 10 del disegno di legge di stabilità)

Viene nuovamente proposta la possibilità di rivalutare i beni di impresa, con la possibilità di godere di alcune agevolazioni:

  • A quali beni ci si riferisce, e quanto costa la rivalutazione? Ai beni strumentali e non strumentali presenti nel bilancio al 31.12.2015. La rivalutazione è possibile pagando un’imposta del 16% e del 12% del maggior valore a seconda che si tratti di beni ammortizzabili o non ammortizzabili.
  • Qual’è il vantaggio? Il vantaggio ad effettuare la rivalutazione dei beni riguarda la possibilità di dedurre maggiori ammortamenti (dall’anno 2018), la possibilità di risparmiare nell’ipotesi di vendita di tali beni (dall’anno 2019), la possibilità di aumentare i benefici derivanti dalla c.d. Ace fin dal 2015.
  • Quali sono le possibili controindicazioni? Il maggior valore attibuito ai beni rivalutati si applica anche ai fini delle società di comodo dal 2018 (si tratta di un “sistema di tassazione” che, a certe condizioni, scatta quando gli investimenti di un’impresa non trovano adeguata remunerazione dai ricavi prodotti). La rivalutazione genera una riserva di rivalutazione che, se viene distribuita, provoca materia imponibile in capo alla società e in capo ai soci.
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