Nuova gestione lettere di intento dal 2015

Benché si tratti di formalità relative ad aspetti tecnici, tutt’altro che banali da comprendere, occorre fare molta attenzione alla gestione delle c.d. “lettere di intento”. Un soggetto con specifici requisiti, definito “esportatore abituale”, può richiedere ai propri fornitori l’emissione di fatture senza addebito dell’Iva. Fino a tutto l’anno 2014 il fornitore, prima di emettere la fattura, doveva comunicare all’Agenzia delle Entrate la richiesta pervenuta dal cliente (appunto la “lettera di intento”), e se non lo faceva rischiava una sanzione dal 100% al 200% dell’imposta. Dal 2015 cambiano le regole. Sarà il soggetto che richiede l’emissione di fatture senza addebito dell’Iva (ovvero l’esportatore abituale) a comunicare l’operazione all’Agenzia delle Entrate. Chi emette la fattura senza addebito di Iva dovrà tuttavia ricevere copia della lettera di intento trasmessa, richiedere la ricevuta di trasmissione all’Agenzia delle Entrate, riscontrare telematicamente la trasmissione, e solo dopo potrà emettere la fattura senza addebito di imposta.

 

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